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ESTATE TIZIANESCA A CORTINA D'AMPEZZO

25 Luglio 2021
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

Locandina Dal Pozzolo 27 luglio 2021TIZIANO E I SUOI: COSTRUZIONE DI UNA MOSTRA (BELLUNO DICEMBRE 2021 - APRILE 2022): PARTE II.

Martedì 27 luglio, alle ore 18.00, nella Sala Cultura don Pietro Alverà Enrico Maria Dal Pozzolo parlerà di Tiziano e i suoi: costruzione di una mostra (Belluno dicembre 2021 - aprile 2022): Parte II. Si tratta del primo dei tre appuntamenti dell’estate Tizianesca a Cortina d’Ampezzo. 

A metà dicembre aprirà a Belluno, a Palazzo Bembo, una grande mostra dal titolo: Tiziano e i suoi, a cura di Enrico Maria Dal Pozzolo. Organizzata dal Comune di Belluno, l'esposizione si avvale del supporto di un Comitato scientifico internazionale di altissimo livello e si collega a una serie di iniziative di ricerca svolte negli ultimi anni dalla Fondazione Tiziano e Cadore. 

Nella conferenza a Cortina il curatore entrerà più concretamente nel tema di come si costruisce un evento di questo genere, che nasce per illustrare al grande pubblico le invenzioni del Vecellio e la loro ricezione, ma che nel contempo è pure occasione di verifica e ricerca storica, con la presentazione di numerose novità e di opere mai fino ad ora mai esposte in Italia e nel mondo.

Enrico Maria Dal Pozzolo

Nato a Padova nel 1963, è professore associato, idoneato, di Storia dell’Arte Moderna, lavora dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. Ha al suo attivo più di quattrocento pubblicazioni scientifiche, tra volumi monografici, articoli e saggi, curatela di convegni internazionali e di cataloghi di mostre, schede e recensioni. Ha curato mostre scientifiche a Venezia, Roma, Madrid e Londra. All’attività di ricerca accademica, accompagna anche un aspetto di divulgazione, con conferenze e lezioni, due film-documentari (su Giorgione e Lorenzo Lotto), partecipazione a inchieste televisive (BBC1) e radiofoniche, e articoli su riviste e quotidiani (collabora alla pagina culturale de “La Repubblica”).

VENEZIA E ANVERSA. DUE METROPOLI ARTISTICHE A CONFRONTO

Giovedì 12 agosto alle ore 17.30, al Parc Hotel Victoria, Bernard Aikema parlerà di Venezia e Anversa. 
Nella conferenza Bernard Aikema focalizzerà su due aree europee lontane fra di loro, tutte e due imperniate su un centro metropolitana e tutte e due nel Cinquecento – che è il periodo di suo interesse – al massimo dello splendore culturale ed artistico.

Proporrà un approccio comparativo, centrato sull’impatto a livello europeo delle due realtà di Venezia ed Anversa. L’impronta di Venezia si manifesta a due livelli: uno immediato, sulle vicende (nord)italiane ed adriatiche (l’estuario), l’altro indiretto, ovvero l’affermarsi, a livello europeo, di una “maniera veneziana” riconoscibile come tale.

La metropoli fiamminga di Anversa, invece, verrà considerata soprattutto in rapporto con il suo esteso “hinterland”, che copre, in realtà, gran parte dell’Europa settentrionale e centrale. Trattando e confrontando questi due nuclei culturali a livello europeo, si porrà la questione dell’identità territoriale, espressa da una varietà di modi artistici sia locali (“indigeni”) sia di “importazione”, in un’epoca che vede la nascita dell’idea dello stile artistico in termini individuali, regionali e “nazionali”.

Bernard Aikema
Laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricerca spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017  ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore  dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al  Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

LE “POESIE” DI TIZIANO: LA MOSTRA DELLA NATIONAL GALLERY DI LONDRA E IL LIBRO SUL “VENERE E ADONE”.

Martedì 17 agosto, ore 18.00, nella Sala Cultura Don Pietro Alverà si svolgerà l'incontro Le “poesie” di Tiziano: la mostra della National Gallery di Londra e il libro sul “Venere e Adone”. Bernard Aikema ne parla con Thomas Dalla Costa, autore e co-curatore.

La mostra della National Gallery Titian. Love, Desire, Death, che ha chiuso i battenti lo scorso 21 gennaio, ha riunito, per la prima volta, in oltre 400 anni la serie di dipinti a soggetto mitologico realizzati da Tiziano per Filippo d’Asburgo (1527-1598) noti come “poesie”. Si tratta di Danae (Londra, Apsley House, Wellington Collection), Venere e Adone (Madrid, Museo del Prado), Perseo e Andromeda (Londra, Wallace Collection), Diana e Atteone e Diana e Callisto (Londra, National Gallery, e Edimburgo, National Galleries of Scotland), e del Ratto d’Europa (Boston, Steward Gardner Museum). Eseguiti tra il 1551 circa e il 1562, i dipinti rappresentano uno degli apici della carriera di Tiziano, nonché una delle serie più influenti della pittura europea. In particolare quello di Venere e Adone è uno dei soggetti più indagati da Tiziano, che ne produsse molte versioni durante la sua carriera, e uno dei amati dagli artisti contemporanei ma anche di epoche successive, fino al Novecento. Un libro recentemente pubblicato con il patrocinio della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore (“Venere e Adone” di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa, Marsilio 2019) analizza gli aspetti, culturali, sociali, e artistici che contribuirono all’enorme successo di questa iconografia. In questo incontro Bernard Aikema discuterà questi due affascinanti argomenti con Thomas Dalla Costa, autore del volume e assistente curatore della mostra londinese. 

Bernard Aikema
Laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricerca spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017  ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore  dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al  Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

 Thomas Dalla Costa
Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nel 2012 presso l’Università di Verona discutendo una tesi che indagava l’organizzazione e i processi operativi della bottega di Paolo Veronese, Thomas Dalla Costa è stato ricercatore e assistente curatore per la mostra “Paolo Veronese. L’illusione della realtà” (Verona, 2014). Nel 2017 ha curato, insieme a Viktoria Markova, la mostra “Venezia Rinascimento: Tiziano, Tintoretto, Veronese” (Mosca, Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Puškin”). Autore del volume “Venere e Adone” di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa (Marsilio, 2019), tra 2019 e 2020 è stato Harry M. Weinrebe Curatorial Fellow alla National Gallery di Londra, dove è stato assistente curatore per la mostra “Titian. Love, Desire, Death”. Il suo principale interesse di ricerca riguarda il processo creativo degli artisti e il ruolo centrale del disegno all’interno delle botteghe rinascimentali veneziane. Ha pubblicato diversi articoli e saggi scientifici dedicati a questo argomento, oltre ad aver contribuito a diverse esposizioni internazionali. Da ormai diversi anni, Thomas Dalla Costa collabora con la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.estateff

© il Notiziario di Cortina

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