Skip to main content

Santa Giustina: Guasto al biodigestore del Maserot

07 Luglio 2021
Feliciana Mariotti
Attualità

dolomiti ambiente belluno slide 02Dolomiti Ambiente sta lavorando con il costruttore dell’impianto per riparare il guasto occorso al biodigestore del Maserot di Santa Giustina; la rottura tuttavia non ha riflessi sulla capacità di ricevere rifiuto organico.
Si tratta di un problema meccanico al sistema di rimescolamento del rifiuto umido. Secondo le prime verifiche, si tratterebbe della rottura di una delle 32 pale dell’agitatore inserito nel reattore anaerobico che produce il biogas. I tecnici ipotizzano che il problema possa risolversi già per la fine del mese. Ci vorrà qualche settimana per il ripristino del processo anaerobico e la piena operatività del biodigestore.
«Nel frattempo, nessun problema per gli utenti - spiega il consigliere provinciale delegato all’Ambiente, Simone Deola -. Il fermo impianto reso necessario per poter entrare nel digestore e riparare il guasto, non si ripercuote sulla capacità di ricezione e trattamento dei rifiuti.

Dolomiti Ambiente ha attivato immediatamente le procedure di emergenza e un “piano B”: è stata chiesta alla Regione l’autorizzazione a riattivare il compostaggio aerobico del rifiuto umido per poter superare questa fase di criticità, in autosufficienza. Per ogni evenienza, è già stata sondata anche l’eventuale possibilità di conferire in altri impianti. I tempi di riparazione però saranno rapidi. Per esaminare la richiesta, la Regione ha attivato un tavolo tecnico con Provincia, Comune di Santa Giustina e Consiglio di Bacino».
Intanto prosegue lo svuotamento del biodigestore ed è in corso l’aspirazione degli ultimi residui di materiale. Dolomiti Ambiente ha depositato in due biocelle il digestato finora estratto, che sarà re-immesso nel digestore ripristinato, in modo da consentire una rapida attivazione della digestione anaerobica e un ritorno “a regime” del ciclo di trattamento del rifiuto umido. «Si conta di tornare in piena operatività con il biodigestore attorno alla metà di agosto - continua il consigliere Deola -. Questo guasto,  comunque, consente una completa verifica strutturale del sistema di biodigestione, per garantirne la piena funzionalità negli anni a venire. L’ispezione che sarà fatta nei prossimi giorni verificherà lo stato di salute delle componenti meccaniche dando la possibilità di intervenire eventualmente in via preventiva, evitando ulteriori fermi. Poi, abbiamo potuto testare in condizioni di stress le capacità operative della società Dolomiti Ambiente e dell’impianto, che si sono rivelati ancora una volta strategici. Si è visto che pur di fronte a un evento imprevisto, c’è stata la capacità di attuare immediatamente il “piano B”, senza alcun riflesso sulla gestione del rifiuto umido e sulle società che effettuano la raccolta».

© il Notiziario di Cortina

CONDIVIDI