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CODIVILLA – PUTTI: GESTIONE MISTA SCIOLTA? IL COMMENTO DEL DIRETTORE SANITARIO BRUSEGAN

14 Marzo 2013
Feliciana Mariotti
Archivio 2013
Dal primo aprile la società che dirige il Codivilla-Putti sarà sciolta e la gestione tornerà ad essere pubblica. La notizia è arrivata ieri sera dal consiglio regionale. È stato infatti votato un emendamento proposto dal consigliere regionale di Federazione della Sinistra, Pierangelo Pettenò, appoggiato dal gruppo del Pd e passato anche con una parte di voti Pdl. Contrari alcuni consiglieri del Pdl e della Lega. «Finalmente si è scritta la parola ne sulla farsa della sperimentazione pubblico privata del Codivilla Putti - dichiara Pettenò - con l’emendamento che ho presentato, appoggiato da tutta l'opposizione e da parte della maggioranza, la sperimentazione cesserà il 31 marzo e la società “Istituto Codivilla-Putti di Cortina S.p.A.” sarà sciolta». «Sapevamo che una sperimentazione durata nove anni - commenta il sindaco Andrea Franceschi - sarebbe prima o poi finita. Quello che ci importa - prosegue il sindaco a nome di tutta la Giunta - non è il passato ma il futuro dell’ospedale e dell’assistenza sanitaria agli abitanti e agli ospiti di Cortina. Due sono gli elementi sui quali vogliamo puntare:  il potenziamento dell’emergenza/urgenza, in modo che chi ha bisogno di cure immediate possa avere la stessa probabilità di salvarsi di chi vive in città; in secondo luogo, la possibilità di avere ambulatori specialistici a rotazione, di modo che i pazienti non debbano scendere a Belluno ma periodicamente possano farsi visitare al Codivilla Putti». «Il Comune è pronto a farsi coinvolgere, dopo aver più volte manifestato la sua disponibilità ad entrare come socio nella gestione, valutando come valorizzare il patrimonio immobiliare della Ulss per reinvestire i profitti a favore del Codivilla e della sanità bellunese. Siamo aperti a valutare le diverse possibilità che si presenteranno, ribadendo che, per noi, non conta il passato, ma il presente dell’ospedale e il futuro dell’assistenza sanitaria a Cortina d’Ampezzo». «Vuole un mio commento? - chiede il direttore sanitario Carlo Brusegan - È quello di chi lavora al Codivilla, di chi codirige 150 persone e legge sui giornali notizie che possono apparire molto importanti. Noi ci aspettiamo che la Regione ci scriva... Leggiamo che sono fulmini, per noi sono tuoni e dai tuoni può nascere l’acqua. Il primo aprile la società sarà sciolta? Penso che sia un primo d’aprile! Come è possibile chiudere... Pensi ai 150 dipendenti, di cui 110 privati e 40 pubblici. Cosa vuol dire, che i 110 diventeranno pubblici? E gli stranieri? Bisogna dare un certo contenuto a queste affermazioni, bisogna aspettare per capirne di più. Rientrare nel pubblico signi fica totalmente? Ci sarà un’ulteriore ricaduta sugli Ospedali di Pieve, Agordo e Belluno? Vale ancora la normativa nazionale che in base a un certo numero di letti, l’ospedale pubblico debba chiudere? La prudenza è doverosa. Potrebbe essere la fine del principio o il principio della fine. Io mi auguro che sia la fine del principio e che venga confermata la gestione. Mi auguro che ci sia un consolidamento della struttura e che dalla fine del principio ci sia l’inizio di un futuro. L’emendamento è scarno, aspettiamo e cerchiamo di lavorare con la massima serenità possibile».  

© il Notiziario di Cortina

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