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Cortinametraggio2023 entra nel clou

24 Marzo 2023
Feliciana Mariotti
News

Cortinametraggio2023

Ieri, all'Alexander Girardi Hall, è arrivata in qualità di ospite e giurata Laura Morante, ma ha evitato i fotografi. Laura ha lanciato ai giovani aspiranti registi e attori dei consigli preziosi: Come consiglierei a uno scrittore di leggere cose belle, come diceva Kafka, soprattutto classici e grande letteratura, così direi ai giovani di vedere tanto buon cinema. 

Chiunque si avvicini a questo mestiere deve avere un misto di intraprendenza, volontà, e anche una piccola forma di distacco. Questo mestiere può essere molto feroce e una giusta distanza aiuta. 

Se fossi giovane adesso farei dei tentativi: anche se non me ne intendo molto di social, dico sempre alle mie figlie, alla maggiore in particolare che è diventata regista e ha girato il suo primo corto, di usare al massimo questo mezzo.

Ieri in prima fila all'Alexander Girardi Hall c'era Paolo Genovese, storico amico del Festival e oggi acclamato regista che ha esordito a Cortinametraggio vincendo il primo premio nel ’99, promuovere i corti è fondamentale: “Questo per i giovani è un vivaio. Il Festival è un momento di condivisione e confronto importante, perché per gli esordienti è davvero difficile uscire in sala. 

Partecipo a Cortinametraggio sempre con grande piacere, per i giovani registi, sceneggiatori, attori e attrici non è facile farsi notare e noi adulti abbiamo il dovere di seguire i corti per dare una chance a questi ragazzi. Mi è capitato spesso, tra l’altro, di prendere attori, attrici, sceneggiatori notati per un cortometraggio, e trovo sia un modo di fare cultura meraviglioso”.

In sala anche Francesco Pannofino, ospite e giurato. “Sono anche io un veterano di Cortinametraggio - racconta il noto doppiatore e attore - perché è la terza volta che partecipo. Per me questo ruolo è una vera responsabilità, e sto vedendo con molta attenzione i corti in concorso, che sono davvero di livello altissimo”. Con un invito per i più giovani a rimanere con i piedi per terra: “Il segreto di questo mestiere? Avere pazienza. Non accasciarsi al primo ostacolo e non esaltarsi al primo successo”.

Tra i giurati anche Pier Giorgio Bellocchio, che spiega come bisogna saper distinguere tra kermesse che hanno a che fare solo in maniera tangente con il cinema, e festival come questo per cui la settima arte è un vero e proprio amoreCortinametraggio è una manifestazione che ogni giovane dovrebbe scegliere. Per la sua storia, perché quando le cose resistono nel tempo vuol dire che sono di qualità, e per chi lo manda avanti, Maddalena Mayneri in primis, per il suo grande lavoro e per aver reso credibile e solido un appuntamento annuale a cui partecipano non solo esordienti ma professionisti del settore. Oggi il corto è una forma espressiva non di passaggio ma con una sua identità ben definita, e penso che il mercato, nel futuro, gli darà sempre più spazio. E tra i motivi per essere a Cortinametraggio non manca anche poter godere delle bellezze di Cortina d’Ampezzo.

Oltre a Laura Morante, Paolo Genovese e Francesco Pannofino sono tantissimi i nomi importanti del cinema e dello spettacolo che stanno animando la settimana di Cortinametraggio, come Cinzia TH Torrini, Ralph Palka, Antonia Truppo, Roberto De Paolis, Morena Gentile, Giulia Andò, Teresa Razzauti, Marcello Foti, Selene Caramazza, Francesco Centorame, Rocco Fasano, Alessandro EggerWalter di Francesco, Paolo Buonvino e Moses Concas.

Ieri mattina, all'Hotel de la Poste Duilio Gianmaria ha presentato il suo libro “La magnifica porta. Un paese chiamato Afghanistan”. L'incontro ha completato l'interessante sezione dedicata all’Afghanistan che ha visto il giorno prima la proiezione di tre opere fuori concorso e la partecipazione a Cortinametraggio della giornalista, avvocato e attivista Sohila Akbari. Il giornalista e conduttore di Petrolio, programma di approfondimento in onda su Raiuno, ha raccontato al pubblico la sua lunga esperienza in questo luogo “in cui si incontrano tantissimi pezzi di storia dell’umanità, da Alessandro Magno a Gengis Khan, passando per il buddhismo e le tante culture presenti. È un paese estremo in mezzo alle montagne, e questo lo rende interessantissimo. La cultura della montagna afghana, inoltre, ha delle similitudini con quella ampezzana: dalla lana cotta alla cultura dell’ospitalità, dalla neve alla maestosità delle montagne, che uniscono le due culture in modo quasi magico.

Con domani Cortinametraggio entra nel vivo...e presto conosceremo in  nomi dei vincitori.

Programma di sabato 25 marzo
Hotel De La Poste Ore 10.00 Incontro The Film Club “In alta quota, attori e registi sempre più in alto”
Un appuntamento per scoprire il meraviglioso catalogo e tutte le curiosità sulla nascita della piattaforma streaming lanciata da Minerva Pictures a Venezia, nella cornice della Biennale Cinema 2022!
Hotel Rosapetra Spa Resort Ore 12.00 Incontro tra giuria stampa, giornalisti, ospiti e registi dei film in concorso
Alexander Girardi Hall Ore 19:00 Cerimonia di chiusura e premiazione della 18esima edizione di Cortinametraggio.
Dopo le premiazioni, spazio verrà dedicato alle proiezioni degli eventi speciali: "Segni molto particolari" di Alessandro Parrello, in collaborazione con la Polizia di Stato e "Roger - Episodi 1,2,3 - Centenario Aeronautica Militare" e
"Come mi avete chiamato?" di Andrea Walts.

→ Un corto, Segni molto particolari, realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato e prodotto dalla West 46TH Films con Maddalena Mayneri e Roberto Ciufoli, che debutta in anteprima assoluta alla 18esima edizione di Cortinametraggio. Un progetto che suggella per il secondo anno la collaborazione tra la rassegna Cortinametraggio e la Polizia di Stato, che patrocina per il secondo anno la manifestazione.

Le riprese sono durate quattro giorni e sono state realizzate nel Commissariato XV° Distretto Ponte Milvio e nella piscina olimpionica delle Fiamme Oro - il gruppo sportivo della Polizia di Stato - nel Centro sportivo Polizia di Stato Tor di Quinto, anche con alcune riprese subacquee.

Protagonista la talentuosa attrice Federica De Benedittis, che interpreta un’atleta non vedente delle Fiamme Oro. 

Per la Polizia di Stato questo cortometraggio rappresenta una ulteriore possibilità di comunicare, attraverso il cinema, i valori che ispirano l’agire quotidiano dei poliziotti. Con “Segni molto particolari” la vicinanza ai più fragili e l’inclusione vengono raccontati con delicatezza in una chiave ironica e profonda.

Questa proiezione - dicono dalla Polizia di Stato - segna un punto di approdo di un percorso voluto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza volto all’utilizzo dei più moderni canali di comunicazione visiva che ha portato all’ideazione e alla realizzazione del progetto con Alessandro Parrello produttore con la West 46TH Films e con Maddalena Mayneri e Roberto Ciufoli.

La pellicola è un inno all’inclusività e al valore della diversità: Laura, la protagonista, è una campionessa di nuoto, cieca dalla nascita che, entrata in Polizia come agente tecnico, al termine della sua brillante carriera sportiva nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, sarà impiegata in un Commissariato, iniziando così un nuovo e stimolante percorso professionale.

Dotata di grande intuito ed empatia, Laura saprà dimostrarsi una risorsa preziosa per il Commissariato e riuscirà, con l’aiuto dei sui colleghi, a risolvere un caso misterioso. Con “Segni molto particolari” la vicinanza ai più fragili e l’inclusione vengono raccontati con delicatezza in una chiave ironica e profonda dai protagonisti Federica De Benedittis, Roberto Ciufoli , Massimo Wertmüller, Simone Colombari, Niccolò Gentili, Daniela Morozzi, Lidia Vitale e Alessandro Parrello che ha anche curato la regia del corto. Lo scorso gennaio la Polizia di Stato ha concluso la selezione dei primi 14 atleti paralimpici dando loro l’opportunità di diventare a tutti gli effetti Poliziotti. Grazie a questo concorso, infatti, tutti gli atleti paralimpici una volta reclutati e inseriti nella Gruppi sportivi della Polizia di Stato “Sezione paralimpica Fiamme Oro”, a fine carriera sportiva, per la prima volta nella storia della Polizia di Stato, verranno reimpiegati quali Agenti di Polizia nei ruoli tecnici. L’assunzione a tempo indeterminato rappresenta un unicum nei gruppi sportivi paralimpici delle Forze armate e di polizia e contribuirà certamente a rafforzare il legame tra atleti e Istituzione. 



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© il Notiziario di Cortina

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