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Due giornate di festa con il Gruppo Guide Alpine di Cortina

Parete Sud della Punta FiamesIl Gruppo Guide Alpine di Cortina ha organizzato due grandi eventi: il 7 e il 15 agosto.
La sera del 7 agosto verrà illuminata la parete sud della Via Dimai-Verzi-Heath della Punta Fiames (2240 m) sul Pomagagnon. Alle ore 18.30 partirà la Freccia del Cielo sino al Drusciè per poter ammirare la via illuminata in tutta la sua bellezza. Sono trascorsi 120 anni da quando le guide ampezzane Antonio Dimai Déo e Agostino Verzi, insieme all’inglese J.L Heath, aprirono il 7 luglio 1901 senza chiodi quella che oggi è considerata una delle vie classiche e più frequentate di Cortina d’Ampezzo, una bella via però da non sottovalutare.

Antonio Dimai Déo e Agostino Verzi e J.L Heath in mezza giornata salirono la via che allora era considerata difficilissima. Federico Terschak scrisse: L’accesso assai comodo, l’alto interesse dell’arrampicata ( ... ) e la possibilità di seguire le cordate col cannocchiale da Cortina, era- no fattori che portavano la Punta Fiames, di punto in bianco, al primo posto delle ascensioni ampezzane. La parete è panoramica, ben chiodata, con le soste cementate. Gli stessi Verzi e Dimai accompagna- rono solo pochi giorni dopo, il 18 luglio 1901, le Baronesse austriache Eötvös a raggiungere l’inviola- ta vetta della cima Auronzo, 2921 m, e, nel mese di agosto 1901, per- corsero la parete sud della Tofana di Rozes, 3225 m, aprendo la via oggi nota come Eötvös – Dimai.

Il 15 agosto, giorno della Festa delle Guide Alpine, in piazza Angelo Dibona con una serie di proiezioni si festeggia il 150° anniversario della nomina della prima guida alpina ampezzana, Checo da Melères, questo era il nome con cui era noto Francesco Lacedelli da Melères, apprezzato da Paul Grohmann. In Wanderugen in den Dolomiten Paul Grohmann descrisse così una delle figure più amate di questa prima generazione di alpinisti: Era la miglior guida disponibile, ebbe qualità veramen- te eccezionali: forza, resistenza, agilità, un coraggio a tutta prova che non temeva ostacoli; molto parco di abitudini, era do- tato di un senso di orientamento stupendo e di molta ambizione. Era un sessantatreenne Checo da Melères quando incontrò Grohmann e scalò le principali vette di Cortina, come la Tofana di Mezzo il 20 agosto del 1863, data che dà inizio all’era dell’alpinismo ampezzano. L’alpinista fu il primo a raggiungere la cima della Tofana di Rozes, del Sorapìs, dell’Antelao e del Pelmo. Checo da Melères è considerato la prima guida alpina di Cortina d’Ampezzo, anche se la nomina ufficiale di Guida verrà data più tardi, il 26 luglio del 1871, data in cui venne rilasciato a Fulgenzio Dimai Dèo il primo “Libretto di legittimazione per il servizio di guida di montagna nel Tirolo e nel Vorarlberg”, il vero documento che autorizzava le guide a praticare il mestiere.

© il Notiziario di Cortina

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