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CONFERENZE ONLINE SUI RISCHI NATURALI

29 Maggio 2021
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

INADEF locandina webinar 2021Sono in programma 5 conferenze online sui rischi naturali, finanziate dal Progetto Interreg (Progetto comunitario Italia Slovenia) “Crossit Safer” (le prime due sui rischi di incendi boschivi e sismico) e dal Progetto Interreg “Italia - Österreich” (le altre tre sulle colate detritiche).

L’Assessorato alla Protezione Civile della Regione Veneto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova - Dipartimenti di Ingegneria Civile e Ambientale (DICEA), di Ingegneria industriale (DII) e Territorio e Sistemi Agro-Forestali-(TESAF), ha organizzato per lunedì 31 maggio due conferenze su possibili scenari di emergenze transfrontaliere connesse a rischi naturali. I due incontri, che saranno aperte dall’assessore Gianpaolo Bottacin, avranno come tema il “Rischio incendi boschivi” (alle ore 10.00) e il “Rischio sismico” (alle ore 15.00).

Tale progetto, che è partito all’inizio 2019 e si concluderà alla fine di quest’anno, – afferma l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin - vede coinvolti Enti e Istituzioni Italiani e Sloveni e nasce dalla consapevolezza che le emergenze, come più in generale le leggi della fisica, non tengono conto dei confini amministrativi, ma possono coinvolgere anche realtà diverse

Con “Crossit Safer”, si vuole pertanto rafforzare la capacità di cooperazione istituzionale tra le autorità pubbliche e le organizzazioni chiave in materia di Protezione Civile, promuovendo la definizione di soluzioni congiunte da adottare in caso di emergenze e la realizzazione di un protocollo internazionale di cooperazione, che prevede l’armonizzazione delle procedure e delle misure da adottare in ambito emergenziale.

186929097 10158194969702544 1061728608017852557 n 1La partecipazione è aperta agli studenti dell’Università di Padova, agli Ordini Professionali, ai Volontari di Protezione Civile e a tutte le figure competenti ed interessate. Entrambi gli eventi si terranno in modalità da remoto, su piattaforma Zoom previa registrazione ai seguenti link:

Rischio incendi https://forms.gle/Evkd3BvwjCNfhLdK9 

Rischio sismico https://forms.gle/HLJmykHKmJqTjAay7

I lavori svilupperanno tematiche multi rischio specifiche del progetto – conclude l’assessore - illustrando i risultati fin qui raggiunti e con l’occasione mettere a confronto nel sistema Protezione Civile le possibili applicazioni derivate dagli studi universitari ad oggi realizzati.

Sempre lunedì 31 maggio, dalle ore 18.00 alle ore 19.30, si terrà la conferenza su Temporali forti: all’origine delle colate detritiche. Cosa sono e come si prevedono. L’incontro, presentato da Paolo Nicolosi, meteorologo di ARPAV, vedrà l’intervento di saluto dell’Assessore Regionale all‘Ambiente e alla Protezione Civile, ing. Gianpaolo Bottacin.

Dopo l’introduzione al progetto Inadef, ai suoi obiettivi e all’importanza di sviluppare un sistema di allarme innovativo che porti a una mitigazione del rischio idrogeologico indotto dalle colate detritiche riducendo i tempi di allertamento è previsto l’intervento di Paolo Nicolosi collaboratore del progetto INADEF presso Arpav. La maggior parte delle colate - sottolinea Nicolosi - si innesca a seguito di eventi piovosi caratterizzati da precipitazioni a carattere impulsivo come rovesci e temporali. In particolare è l’intensità della precipitazione in un arco di tempo, o tasso di precipitazione, ad essere determinante nel provocare condizioni favorevoli all’innesco di una colata: con intensità di precipitazione elevate, anche in breve tempo, si può innescare un intenso deflusso superficiale in grado di movimentare il sedimento. Il problema dei temporali è quindi fondamentale per la previsione delle colate e diventa particolarmente complesso in area montana, dove spesso vi è amplificazione di questi fenomeni meteorologici. Come si sviluppano i fenomeni temporaleschi? È possibile prevederli? e quali sono gli strumenti a nostra disposizione per monitorarli? A queste domande risponderà Paolo Nicolosi, laureato in meteorologia e appassionato di meteorologia fin da piccolo. Dopo la laurea ha acquisito esperienza lavorativa nella meteorologia operativa, ai fini dell’allertamento di Protezione Civile regionale associato al rischio meteorologico, idraulico e idrogeologico. Attualmente lavora in Arpav presso la U.O. Supporto alla Protezione Civile – CFD del Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio e si occupa del progetto INADEF. Per iscriversi www.inadef.com/eventi/

Lunedì 7 giugno dalle ore 18.00 alle 19.30 si parlerà di “Le colate detritiche - un fenomeno improvviso e distruttivo. Presenta l’ingegnere Carlo Gregoretti, professore Associato dell’Università di Sistemazioni Idraulico-Forestali presso il Dipartimento Tesaf (Territorio e Sistemi Agro-Forestali) dell’Università di Padova, partner di Inadef. Previsti i saluti introduttivi dell’Assessore Regionale all‘Ambiente e alla Protezione Civile, ingegner Gianpaolo Bottacin. Le colate detritiche hanno da sempre rappresentato un pericolo per i territori montani e i bacini idrografici minori - afferma Gregoretti - nei quali esse si sviluppano, in quanto sono composte da miscele di acqua e sedimenti di dimensioni molto diverse che improvvisamente discendono ad alta velocità lungo i ripidi canaloni incisi sui versanti delle montagne, percorrendo a volte grandi distanze. I siti di innesco delle colate sono caratterizzati dalla presenza di materiale detritico fortemente mobilizzabile e da inclinazioni del versante particolarmente pendenti, tra i 15⁰ e i 40⁰. Entrambe le condizioni si ritrovano in numerosi siti della Valle del Boite, come ad esempio lungo i versanti del monte Antelao, caratterizzati infatti da diversi bacini da colata detritica. Come viene innescato e come si evolve questo fenomeno? Quali sono i principali fattori di rischio? A queste domande risponderà Carlo Gregoretti, Ingegnere Civile e Dottore di Ricerca in Idrodinamica. Professore Associato in Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-Forestali presso l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali. Svolge da circa 20 anni attività di ricerca nel settore del rischio idrogeologico ed è esperto in particolare di colate detritiche; ha condotto diversi studi sull’argomento nei principali bacini da colata della valle del Boite. Per iscriversi www.inadef.com/eventi/

Lunedì 14 giugno dalle ore 18.00 alle ore 19.30 si affronterà la tematica L’allerta per le colate detritiche quando la prevenzione si gioca in pochi minuti. Protagonista dell’incontro: dott. Matteo Cesca, funzionario tecnico di ARPAV presso l’Ufficio Dissesto Idrogeologico del Centro Valanghe di Arabba e collaboratore nel progetto INADEF. Le colate detritiche sono un fenomeno impulsivo e improvviso - dice Matteo Cesca -, con un alto potere distruttivo. Il numero elevato di siti potenzialmente minacciati, la poca flessibilità ed i costi elevati delle opere strutturali di difesa rendono i sistemi di allarme e monitoraggio una delle contromisure più attuabili per mitigare il rischio da colata detritica. Dati i tempi rapidi di sviluppo del fenomeno delle colate, è quanto mai importante poter fornire un allertamento della popolazione e un attivazione delle procedure di Protezione Civile il più possibile tempestivo. Come possiamo allertare in modo tempestivo la popolazione? Le nuove tecnologie possono fornire un valido supporto! Di questo e molto altro parleremo assieme a Matteo Cesca, laureato in Scienze Forestali e Ambientali e Dottore di Ricerca nell’ambito delle colate detritiche. Funzionario tecnico di ARPAV in servizio presso il Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio – Centro Valanghe di Arabba. Per iscriversi www.inadef.com/eventi/

© il Notiziario di Cortina

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