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Successo del Cortina Digital Forum

24 Aprile 2021
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

Ieri si è conclusa la prima edizione del Cortina Digital Forum, una maratona virtuale dedicata al futuro del digitale, che aspira a diventare uno dei punti di riferimento per istituzioni e stakeholder del settore. Una prima edizione che è stata un successo: 12 ore di streaming e diretta social, più di 60 speaker coinvolti – tra cui Ministri del Governo italiano, rappresentanti delle istituzioni europee, associazioni di categoria e top manager -, 1.200 persone collegate da tutta Europa e non solo.

Sono davvero orgogliosa del lavoro fatto dal team; una delle forze del Cortina Digital Forum è stata quella di aver portato le persone insieme, anche se solo virtualmente, per cercare di trovare percorsi e soluzioni condivise – ha dichiarato Sandra Alverà, Fondatrice e Presidente del Cortina Digital Forum -.

Abbiamo dato vita a un evento di alto livello, dal respiro internazionale che vuole crescere nel futuro. Il forum ha raggiunto le sue tre ambizioni: mettere Cortina al centro di una mappa internazionale sulla centralità del digitale come volano di crescita e democraziaavvicinare e coinvolgere il pubblico a temi essenziali per la vita di ognuno di noiavvicinare partner importanti a Cortina, ma anche a tutto il territorio, tra istituzioni e imprese. 

Arrivati alla conclusione di questo evento, invece di chiederci quale futuro per il digitale, ci chiediamo piuttosto quale digitale per il futuro. Le voci dei relatori convergono verso un digitale democratico, aperto all’innovazione, inclusivo, che aggrega persone e luoghi e che porta ad una crescita sostenibile. Essere anche fisicamente a Cortina il prossimo anno sarà uno dei nostri obiettivi, per poter così continuare questo percorso e costruire insieme il futuro. 

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I fondatori di Cortina Digital Forum

Ringrazio anche a nome dei co-fondatori Riccardo Masucci e Alessandro da Rold, tutte le persone che hanno contribuito a questo evento: i rappresentanti del Governo italiano e delle istituzioni europee, le organizzazioni internazionali, l’amministrazione locale, provinciale e la Regione Veneto. E un grazie a tutti i nostri sponsor e naturalmente al team, a chi è stato davanti alle telecamere ma anche a chi, dietro le quinte, ha lavorato a questo grande evento.”

CDF 11

Fra i tanti argomenti toccati nel corso del Cortina Digital Forum, anche il digitale nelle aree remote, un tema centrale, non solo per l’Italia. Le zone rurali, montane, interne e remote, rappresentano infatti quasi la metà del territorio dell’UE, ospitano 93,1 milioni di persone (il 20,8% della popolazione totale dell’UE) e generano complessivamente il 14,6% del PIL europeo. Alcuni Stati membri dell’UE hanno più del 40% della loro popolazione che vive in zone rurali.

L’importanza di queste aree è innegabile e il Cortina Digital Forum è stata un’occasione di confronto, che ha portato all’elaborazione e alla firma della Cortina Declaration. Molto più di una dichiarazione d’intenti, nella quale i firmatari – tra cui il Ministro Patuanelli, parlamentari europei ed Italiani, e istituzioni locali – si sono impegnati a sviluppare, nelle loro aree di competenza, le condizioni per le quali si possano portare aree rurali, montane, di confine e remote al passo con l’avanzamento digitale. Perché è proprio la promozione di queste aree, una delle chiavi per il futuro dell’economia, della società e dell’ambiente, che porta con sè effetti duraturi sull’economia dei Paesi che decidono di investire.

I firmatari sono: Stefano Patuanelli, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, i deputati e presidenti dell’intergruppo parlamentare sullo sviluppo delle aree remote Franc Bogovič (EPP – Slovenia),  Niklas Nienass (Greens – Germania) Clara Aguilera (S&D, Spagna)Michael Murphy, Presidente del Gruppo Economia al Comitato delle Regioni Europeo, Roger De Menech, Deputato italiano, Luca De Carlo, senatore italiano, Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno e Gianpietro Ghedina, Sindaco di Cortina d’Ampezzo.

Rendere le aree remote luoghi attraenti per vivere e lavorare per tutti, anche per i giovani: questo il fine ultimo della Cortina Declaration, attraverso cui i firmatari hanno assunto l’impegno di promuovere   ed incoraggiare gli enti pubblici e privati a investire in tecnologie digitali innovative, trasporti di alta qualità, migliore assistenza sanitaria, nuove opportunità educative e nella diffusione della banda larga ad alta velocità. Immaginando così un’economia più intelligente, circolare e sostenibile, anche attraverso la creazione di Smart-Villages.

Alessandro Da Rold, ideatore della Cortina Declaration e Vicepresidente del Cortina Digital Forum ha dichiarato: “La Cortina Declaration vuole essere una legacy duratura per i territori di tutta Europa, una dichiarazione ed un impegno importante e a tutti i livelli, per sbloccare il potenziale delle comunità remote e rurali. Portando al tavolo autorità e politici di livelli diversi, dal locale all’europeo, e posizioni politiche diverse, abbiamo davvero l’opportunità di cambiare le cose e migliorare la vita delle persone, atto che richiede uno sforzo condiviso da tutti a 360 gradi. Abbiamo raccolto grande interesse su questo tema; oltre ai firmatari, infatti, abbiamo ricevuto il supporto della Commissione Europea in Italia, della Presidenza del Consiglio Europeo Portoghese e di varie autorità che condividono con noi lo stesso sogno: portare le aree remote nel 21esimo secolo. Il digitale deve essere un volano per la crescita di aree che hanno bisogno di questo strumento; tramite la connettività si può costruire e unire una comunità, passando dalla cultura alla salute, fino alla mobilità intelligente. Avevamo bisogno di una visione di lungo termine su questi temi e la Cortina Declaration rappresenta proprio questo: un impegno affinché tutti abbiano accesso al digitale per vivere meglio”.

 CORTINA DECLARATION 
Per portare le aree remote nel 21esimo secolo 

viste le conclusioni delle riunioni ufficiali, svoltesi nell’ambito del Cortina Digital Forum, tenutesi il 22 ed il 23 aprile 2021. Vista le conclusioni della Bled Declaration e della Cork Declaration. 

Preambolo 

Le zone rurali, montane, interne e remote rappresentano il 44,6% del territorio dell’UE (1.882.884 Km.), ospitano 93,1 milioni di persone (20,8% della popolazione totale dell’UE) e generano complessivamente il 14,6% del PIL europeo. Alcuni Stati membri dell’UE hanno più del 40% della loro popolazione che vive in zone rurali. L’importanza di queste aree è innegabile. Pertanto, noi, le parti sottoscritte, riconosciamo che, alla luce della rivoluzione digitale in corso in tutta Europa, le aree remote, montane, interne e rurali non devono essere lasciate indietro, e dovrebbero essere in prima linea nell’innovazione digitale e negli investimenti economici, concentrandosi sulla generazione di valore aggiunto per le nostre comunità rurali.

La nostra priorità è quella di costruire un futuro sostenibile e resiliente per tutte le comunità in Europa, comprese quelle remote. Uniti nella diversità: il benessere di tutti gli europei si basa sulla diversità dei territori dell’UE. Non solo i cittadini europei dipendono dalle aree remote e rurali per il cibo, l’uso della terra, l’energia, l’acqua e le materie prime, ma questi territori sono anche una fonte di creatività e innovazione, imprenditorialità, cultura e responsabilità sociale in cui è radicata una gran parte del patrimonio culturale e naturale europeo.

Attraverso lo sviluppo di queste aree in modo innovativo, integrato e inclusivo, tali territori hanno il potenziale per migliorare la qualità della vita di quasi ⅓ dei cittadini dell’UE e, quindi, affrontare con successo l’attuale spopolamento delle – e la migrazione dalle – aree remote, soprattutto da parte dei giovani. Anche se il loro potenziale è ampiamente conosciuto, le aree remote sono troppo spesso impedite da ostacoli sistematici. Tra gli altri, questi problemi sono la mancanza di visione, la scarsa connettività, gli investimenti bassi e intermittenti, le vecchie infrastrutture, un difficile accesso alla sanità, all’istruzione e ai servizi, così come il cambiamento sociologico demografico. Le aree rurali, montuose, interne e remote richiedono quindi un’attenzione specifica e dedicata, e ci impegniamo a contribuire alla sensibilizzazione sull’importanza di portare queste aree nel 21° secolo, senza lasciare nessuno indietro. 

‘Il nostro obiettivo è quello di sbloccare il potenziale delle aree rurali, superando contemporaneamente le sfide esistenti. La sinergia delle tecnologie esistenti con un approccio intelligente e globale è la chiave per rivitalizzare la bella campagna europea’. MEPs - Smart Villages Intergroup of the European Parliament

‘La tecnologia digitale sta cambiando la vita delle persone. Sono lieto di vedere che il digitale può diventare uno strumento di inclusione e rinnovamento, senza lasciare nessuno indietro. Lavoriamo insieme per un’ Europa adatta all’era digitale’. Antonio Parenti - Head of the European Commission Representation in Italy

Le zone rurali, remote e montane rappresentano uno stile di vita per molti cittadini in Europa. Proteggere il mondo rurale rafforza l’economia degli Stati membri, ed è un impegno per un modello sostenibile che protegge gli interessi delle economie locali insieme allo sviluppo di una vera economia circolare. MPs – Parlamento Italiano (On. De Menech) e Senato (Sen. De Carlo)

L’attuale pandemia ha riorganizzato le nostre priorità, riportando al centro della discussione l’importanza di vivere uno stile di vita sano, con un forte equilibrio tra lavoro e vita privata e la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo, creando così un rinnovato interesse per il trasferimento in aree non urbane. Quindi, invitiamo tutte le parti interessate, dai governi all’industria, dalla società civile ai normali cittadini, a non lasciare indietro nessuno e a “portare le aree remote nel 21° secolo”, rendendo tali aree attraenti e allettanti per tutti. Con innovazioni ambiziose e trasformazioni concrete, crediamo che le aree montane, rurali, remote e interne possano sperimentare una nuova rinascita, e migliorare la qualità della vita delle loro comunità e persone.

La digitalizzazione, l’innovazione, gli investimenti e la promozione di aree remote intelligenti sono la chiave per il futuro dell’economia, della società e dell’ambiente, non solo di quelle aree, ma con effetti duraturi sull’economia dei paesi che decidono di investire in tali aree. Il nostro obiettivo è che le aree remote siano luoghi attraenti per vivere, lavorare e visitare, per tutti, anche per i giovani. Incoraggiamo gli enti pubblici e privati a fare gli investimenti necessari in tecnologie digitali innovative, trasporti di alta qualità, migliore assistenza sanitaria, opportunità educative e la diffusione della banda larga ad alta velocità. Immaginiamo un’economia più intelligente, circolare e sostenibile, che porti alla neutralità ambientale.

Puntiamo alla creazione di Smart-Villages, per diventare un modello di successo e replicabile per tutti gli Stati membri europei. Gli Smart Villages saranno un nuovo soffio di vita nelle aree remote e, avendo accesso a Internet ad alta velocità, offriranno opportunità innovative e creeranno sinergie tra alcune delle seguenti realizzazioni tecnologiche:

- Soluzioni Digitali: offrendo tutti i servizi essenziali attraverso la connettività veloce, 5G e soluzioni innovative come l’intelligenza artificiale e la condivisione dei dati, nel rispetto della privacy dei dati.

- Sociale & Cultura: riqualificando e reinventando l’educazione per le nuove e vecchie generazioni.

- E-Health: rendendo le aree remote accessibili alla medicina innovativa, preservando vite.

- Agricoltura: con l’agricoltura di precisione che riduce l’input, massimizzando l’output

- Economia: Circolare, sostenibile e basata sulla riciclabilità. Un’economia che riduce il rifiuto salvando le risorse del territorio.

- Energia: verde e sostenibile, per un accesso facile alla produzione dalle rinnovabili.

- Trasporto: integrato, intelligente e a zero emissione, per una maggiore operabilità contenendo l’impatto ambientale.

- Turismo: per costruire sulle bellezze naturali di questi territory, creando nuovi posti di lavoro di alto livello.

Per raggiungere tali obiettivi, noi sottoscritti vogliamo sensibilizzare su questi importanti temi, raccogliere e diffondere le migliori pratiche e le storie di successo, costruire dalle lezioni apprese, per un futuro migliore per tutti i cittadini europei, senza lasciare indietro nessuno. Crediamo in un futuro più intelligente per le aree remote, in Italia e nell’Unione Europea! Tutto questo è essenziale per ridisegnare il futuro di queste incredibili comunità, con l’aiuto di tutti.

Firmata a Cortina, 23 Aprile 2021

Firme: On. Stefano Patuanelli 
Minister for Agriculture of Italy
 

MEP Franc Bogovic
Member European Parliament

MEP Niklas Nienass
Member European Parliament
MEP Clara Aguilera
Member European Parliament

On. Roger De Menech 
Member Italian Parliament
Sen. Luca De Carlo 
Member Italian Senate
Roberto Padrin 
President Province of Belluno

Ghedina Gianpietro 
Mayor City of Cortina
Michael Murphy 
Chair ECON
Committee of the Regions

© il Notiziario di Cortina

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