Associazione Albergatori: “Cortina 2026 e oltre”
Nel pomeriggio del 24 aprile l’Associazione Albergatori - Fedralberghi di Cortina d’Ampezzo ha organizzato un incontro pubblico dal titolo: “Cortina 2026 e oltre - Come trasformare l’esperienza olimpica in un’eredità duratura per l’ospitalità? Futuro, Hospitality e Crescita.
Ad aprire gli interventi il destination manager di Cortina Marketing Joseph Ejarque: «Le Olimpiadi 2026 non sono un punto di arrivo, ma di partenza. Rappresentano un acceleratore strategico importante purché si lavori per delineare un'offerta turistica integrata, destagionalizzata, con esperienze di alta qualità puntando a conquistare nuovi segmenti nei mercati esteri - Stati Uniti, Asia e Medio Oriente – che consentano a Cortina di posizionarsi non come Winter o Summer Resort, ma di ricollocarsi come una delle migliori destinazioni alpine in grado di conquistare nuovi segmenti turistici a livello internazionale.
Foto ©Feliciana Mariotti
Prevediamo circa 85-105mila arrivi nella Conca durante i Giochi, ma la vera sfida andrà in scena dopo, perché è sul dopo che dobbiamo concentrarci, dimostrandoci proattivi fin da ora ponendo le basi per un sistema di accoglienza strutturato che sia a misura di un turista necessariamente diverso, più internazionale e alla ricerca di esperienze autentiche»
Al post Olimpiadi pensano anche gli specialisti che quotidianamente si confrontano con le problematiche diffuse legate al gap tra domanda e offerta di capitale umano.
Gli interventi di Valeria Bullo, HR Specialist-Divisione Turismo di Umana Spa ed Enrica Scopel, Direttore Generale della Fondazione ITS Academy Turismo Veneto hanno infatti sottolineato come le Olimpiadi costituiscano un'opportunità per attrarre personale, a patto di assicurare condizioni stabili per mantenerlo anche dopo l'evento, superando la narrazione negativa legata a condizioni lavorative poco edificanti attraverso l’offerta di una qualità di vita migliore per le risorse, alloggi adeguati, possibilità di fruizione agevolata del territorio e dei suoi servizi e, a monte, attraverso lo sviluppo di percorsi formativi post-diploma con competenze trasversali, progettati insieme agli stakeholder locali per creare professionalità in grado di operare nei diversi ambiti del turismo.
Anche dal confronto tra grandi gruppi che costituiscono un valore aggiunto e hotel familiari che racchiudono l’autenticità e la grande anima del territorio, rappresentati rispettivamente da Carla Medri (Area Hotel Manager Cortina Ignazia Ospitalità Italiana - Hotel de Len e Hotel Ancora) e Alberto Pompanin (Hotel Des Alpes), è emersa del resto la medesima comunione d’intenti: sul fronte della gestione del personale, è stato illustrato e suggerito un approccio flessibile che anche nel caso dei contesti più intimi e familiari preveda soluzioni personalizzate in base alle esigenze individuali dei collaboratori, mentre dal punto di vista più generale gli interventi è stata ribadita l’identificazione dei Giochi invernali 2026 come trampolino di lancio e l'importanza di approntare una corretta strategia post-olimpica basata sulla sinergia tra operatori nell’ottica di assicurare continuità nei servizi anche durante i periodi di bassa stagione per valorizzare l'afflusso di segmenti turistici emergenti.
Per Alberto Pompanin: “Importante è il radicamento sul territorio e la capacità di resistere alle crisi anche se le piccole aziende si trovano davanti alla frammentazione della comunicazione e delle strategie di mercato. Fondamentale è la sinergia tra hotel familiare e grandi gruppi per dar vita a un modello ibrido in grado di dare valore a entrambe le realtà”.
“A fronte dei grandi mercati internazionali raggiunti tramite fiere, un punto di incontro potrebbe essere - ha ribadito Carla Medri - la destagionalizzazione, puntando a tenere aperti gli alberghi tutto l’anno. Per quanto riguarda le risorse umane fondamentale è far ri-nnamorare i lavoratori del servizio che offrono agli ospiti”.
Foto © Feliciana Mariotti
“La nostra realtà - ha dichiarato Pompanin - è un albergo che offre al suo staff un alloggio nella struttura , un progetto comune, il riconoscimento di 10 mensilità. Non si parla di welfare ma avendo 15 collaboratori, incentivi che variano da persona a persona secondo i singoli interessi”.
Diversi concetti sono stati affronati infine da Nicola Bernardi, Direttore Generale di CortinaBanca, il quale, partendo dall’analisi dell'impatto economico delle Olimpiadi, ha messo in luce come l'evento incrementerà ulteriormente la visibilità di un brand già noto a livello mondiale e ha a sua volta identificato nella collaborazione territoriale la legacy più importante, auspicando un passaggio dalla logica individuale a un approccio unitario e coeso tra tutti gli stakeholder, con una comunicazione coordinata a livello di destinazione che valorizzi le tematiche ambientali, sociali e di governance evitando operazioni di greenwashing.
Del resto l’analisi della recente evoluzione della destinazione, in particolare dal 2019, anno di assegnazione delle Olimpiadi, ad oggi parla chiaro: secondo un dettagliato studio elaborato da Hbenchmark, nel periodo in esame il tasso di occupazione media invernale è progressivamente cresciuto, passando dal 57,6% del 2018/19 al 63,8% del 2024/25 e, complice la parentesi pandemica che ha avuto il merito di sdoganare le pratiche outdoor, anche le performance relative all’estate sono decollate, raggiungendo risultati spesso e volentieri migliori dell’inverno (72,2% di media occupazionale estiva 2024 contro il 63,8% dell’invernale 2024/25). Incremento cui è corrisposto un importante aumento dell'appeal internazionale: in estate ormai gli stranieri rappresentano oltre i due terzi delle presenze complessive e in inverno si è passati dall’iniziale maggioranza italiana all’attuale prevalenza di visitatori esteri, con il mercato nordamericano che ha conosciuto lo sviluppo più notevole e gli statunitensi che in sei anni sono più che raddoppiati in inverno (dal 4,5% della stagione 2019/20 al 9,7% del 2024/25) e hanno addirittura scavalcato la soglia di un quinto del totale delle presenze estive (dall’8,3% dell’estate 2019 al 21,9% dell’estate 2024). Sebbene manchino ancora più di 9 mesi all’inizio ufficiale delle Olimpiadi, la domanda turistica è già in fermento: per i giorni di gara, dal 6 al 22 febbraio, risulta infatti prenotato oltre il 55% della disponibilità di camere a Cortina con un tasso di occupazione molto interessante anche per le due settimane che precedono l’evento, indubbiamente favorito dall’arrivo degli staff organizzativi e degli atleti, nonché segno di una fortissima partecipazione da parte del grande pubblico.
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