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Cortina d'Ampezzo: a distanza di poco tempo sono morti due scialpinisti

13 Febbraio 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
La montagna è più forte di qualsiasi uomo, ma chi sbaglia è l'uomo, che va in montagna e si fida troppo nelle proprie capacità. Qualcuno lo chiama destino. Chiacchiere a parte, c'è una constatazione nell'arco di due giorni  sono morte due persone, due scialpinisti. 
Attorno alle 13.30 di ieri, mercoledì 12 febbraio, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul Nuvolau, per prestare soccorso a uno scialpinista. L’uomo, G.G., 75 anni, di Venezia, stava salendo, insieme a due amici, verso il Rifugio Nuvolau quando è scivolato dal pendio sommitale, sul versante est che dà verso le Cinque Torri.
Accortosi della sua assenza, uno dei due uomini è sceso e lo ha raggiunto.
G.G., dopo un salto verticale di una cinquantina di metri, è caduto sulle rocce sottostanti per fermarsi poco dopo sulla neve.
Il tecnico di elisoccorso e l’equipe medica, sbarcati con un verricello poco distante, dopo aver raggiunto lo sciatore, hanno potuto solamente constatarne il decesso.
Ieri un altro elicottero si è alzato in volo per un altro incidente che ha coinvolto un gruppo di 4 scialpinisti. Una cittadina statunitense 50enne è morta sul Bus di Tofana. É precipitata lungo il canalone ed è finita sulle rocce.
Nella caduta ha coinvolto la guida (un uomo di Cortina) che è rimasta gravemente ferita ed è stata elitrasportato all'Ospedale di Belluno. La dinamica è al vaglio degli agenti del Commissariato, diretti da Luigi Petrillo. 

© il Notiziario di Cortina

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