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PRIMO MAGGIO. PRESIDENTE REGIONE: “SIA FESTA DI CONTENUTI PENSANDO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO"

01 Maggio 2019
Feliciana Mariotti
Archivio 2019
www.ilnotiziariodicortina.com “Una giornata come quella del primo maggio che si celebra dal 1889, va ogni anno arricchita di contenuti e di attualità - afferma Luca Zaia, presidente della Regione Veneto -. Il primo pensiero, nella giornata della Festa del Lavoro, va alla sicurezza e ai caduti sul lavoro, perché non si pensi che questa sfida sia vinta, in un Paese dove ancora si muore e ci si infortuna troppo lavorando. Incidenti e lutti accadono ancora anche nella nostra Regione, dove si sta facendo squadra tra le Istituzioni e le parti sociali per affrontare il problema. L’abbiamo fatto dopo aver raggiunto e sottoscritto un accordo importante, utile e concreto. È un tema che va affrontato a 360 gradi – prosegue il Presidente – dal punto di vista culturale, da quello gestionale, fino al grande fronte della prevenzione. In Veneto abbiamo una doppia responsabilità, perché siamo la Regione delle 600 mila partite Iva, dei lavoratori che si evolvono in imprenditori di sé stessi, imprenditori che da semplici lavoratori, e tali rimangono nell’anima e nel cuore, sono riusciti a creare una propria impresa, piccola o grande che sia. Se l’economia del Veneto è forte, ed è capace anche nei momenti difficili di creare benessere e ricchezza lo dobbiamo a tutti i lavoratori e a coloro che vivono di lavoro accettando la sfida dell’impresa in un sistema tutt’altro che fordista, dove l’80% delle imprese ha meno di 15 dipendenti, ma opera e prospera nell’ambito del distretto industriale delle Pmi, dove il lavoratore è spesso anche imprenditore, perché vive come sua la sfida dell’azienda. Questo è un grande valore tutto veneto che merita di essere evidenziato in occasione del primo maggio”. (F.M.)   NACITA DELLA FESTA DEL LAVORO O DEI LAVORATORI La Festa dei lavoratori nasce il 20 luglio del 1889 a Parigi. Durante il congresso della Seconda Internazionale, dai delegati socialisti venne indetta una grande manifestazione per chiedere alle autorità pubbliche di ridurre la giornata lavorativa a otto ore. Fu scelto il 1° maggio perché nel 1886 a Chicago una manifestazione operaia viene repressa nel sangue. A metà del 1800 i lavoratori lavoravano anche 16 ore al giorno in pessime condizioni e spesso morivano sul luogo di lavoro. Il 1° maggio 1886 fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. La protesta durò tre giorni e il 4 maggio fu organizzato il massacro di Haymarket, una battaglia in cui furono uccise undici persone. La manifestazione superò i confini nazionali e divenne il simbolo delle rivendicazioni degli operai. Il 1° maggio del 1890 registrò un’altissima adesione. Oggi quella data è divenuta festa nazionale in molti Paesi (Cuba, Russia, Cina, ma anche Messico, Brasile, Turchia e i Paesi dell’Ue). Negli Stati Uniti e in Canada la giornata ufficiale non è quella del primo maggio ma si festeggia il primo lunedì di settembre ed è chiamato Labor Day, diverso dall’International Workers' Day, che negli Usa è stato riconosciuto, ma mai ufficializzato come giorno dei lavoratori. In Italia venne istituita ufficialmente nel 1891. I festeggiamenti furono interrotti durante il ventennio fascista, divennero il "Natale di Roma - Festa del lavoro". Nel 1923 venne fissato in otto ore l’orario di lavoro quotidiano con il Regio decreto legge n. 692. Al termine della Seconda guerra mondiale la Festa del lavoro fu riportata in data 1 maggio. Attualmente, in Italia, la festa del primo maggio è associata all’ormai tradizionale concerto organizzato dai principali sindacati (Cgil, Cisl e Uil) a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano. Sempre legata a questa data c’è la cosiddetta strage di Portella della Ginestra, avvenuta nel 1947 in provincia di Palermo. Quel giorno circa duemila lavoratori si riunirono per manifestare contro il latifondismo a favore dell'occupazione delle terre incolte. Durante il corteo il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini compirono un vero e proprio eccidio sparando sulla folla. Fu una strage.    

© il Notiziario di Cortina

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