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IL RICORDO DI ERMANNO OLMI NELLE PAROLE DI LUCA ZAIA E CRISTIANO CORRAZARI

07 Maggio 2018
Feliciana Mariotti
Archivio 2018
IL PRESIDENTE DEL VENETO: “OLMI È STATO IL CANTORE DEGLI UMILI, LA SUA POETICA È DONO IMMORTALE” “Il Veneto perde un eccezionale cantore della sua gente e della sua terra - afferma Luca Zaia, il presidente della Regione -. Ermanno Olmi ci ha lasciato (il celebre regista bergamasco, da molto tempo residente ad Asiago (Vi), è morto la scorsa notte in ospedale , all’età di 86 anni ndr) proprio nell’anno conclusivo del centenario della Grande Guerra, abbandonando quei verdi prati dell’Altopiano di Asiago che aveva scelto come ‘buen retiro’ e come luogo e immagine-simbolo per siglare, con il suo “Torneranno i prati”, tutto il dolore e la disumanità della guerra e la speranza nell’avvento della pace. Ho avuto la fortuna di incontrarlo più volte era una persona di un carisma unico e di una grande forza morale, sempre coniugata con una grande serenità interiore e uno stile di signorile discrezione. È stato il poeta delle nostre terre, della civiltà contadina di cui era figlio autentico, un cantore del lavoro e dei valori forti delle persone semplici, immortalati nell’Albero degli Zoccoli. Il pensiero corre all’affresco in ‘bianco e nero’ dei suoi documentari sulla montagna dolomitica di fronte all’avventura dalla prima elettrificazione, al profondo rapporto tra uomo e natura cantato nei “Segreti del bosco vecchio”, alla drammatica spontaneità di lingua e di vita de “I recuperanti”, al lirismo con cui ci ha accompagnato, nei “Cento Chiodi”, lungo il magico corso del Po, simbolo stesso della vita, alla ‘pietas’ impastata di saggezza ed empatia con cui ha saputo rileggere ‘La leggenda del santo bevitore’. Olmi, con la sua cinepresa ha dato volto, voce e colore ai valori più profondi del popolo, a quella religiosità fatta di cose semplici e di esperienza quotidiana – prosegue il governatore del Veneto – lasciandoci in eredità emozioni, sentimenti e riflessioni di intatta e perenne freschezza. Lo voglio ricordare, infine, come un vero maestro del cinema e della vita – conclude il presidente – sempre attento e proteso verso i giovani. Quei giovani che ha coltivato come amici ed eredi della sua arte e della sua poetica, e ai quali ha continuato sin alla fine, con la scuola di cinema, ad affidare il suo credo nell’uomo, la capacità di leggere la profonda umanità delle piccole cose quotidiane, e lo sguardo attento al valore della storia e della memoria. Grazie Ermanno, continuerai a vivere nel cuore dei veneti, solido come la montagna che ti ha accolto e ispirato come mistico interprete”. L'ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA CORAZZARI RICORDA IL REGISTA ERMANNO OLMI Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto, così ricorda Ermanno Olmi: “Non solo il cinema, ma ancor più la cultura italiana devono molto a un Maestro le cui opere rimarranno nella storia della cinematografia mondiale per la loro straordinaria originalità. Il Veneto, terra nella quale aveva scelto di vivere da molti anni, gli sarà per sempre grato e noi ora abbiamo un impegno: quello di tutelare e di continuare a diffondere il grande patrimonio che ci ha lasciato. Tra i tanti suoi capolavori che rimarranno nella storia della settima arte e gli sono valsi prestigiosissimi premi , mi permetto di ricordare – sottolinea l’assessore – l’ultima sua fatica, Torneranno i prati, alla cui produzione ha contribuito anche la Regione nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra. Anche in questo caso Olmi ha saputo raccontare in modo autentico, attraverso la macchina da presa, le vicende di chi patì sulla propria pelle la tragedia di un conflitto terribile, una testimonianza da lui stesso raccolta da un vecchio pastore dell’Altopiano e trasformata in un’opera d’arte. Una storia ambientata nella terra veneta e raccontata con l’originale linguaggio e la grande sensibilità umana di un indimenticabile Maestro”.  

© il Notiziario di Cortina

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