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RISTORANTE LAGO SCIN, BOTTEGA DEL VETRO E CASA DI VITTORIO ALVERÀ: NON SI È SALVATO NULLA …

11 Agosto 2017
Feliciana Mariotti
Archivio 2017
Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com
(www.ilnotiziariodicortina.com)
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Domenica a darci una mano c'erano 46 volontari, tra gente di Cortina e del Cadore, più i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile". "Voglio ringraziare tutti - ha detto Patrizia Barbato Festini - la solidarietà è stata grande, direi fantastica".
"Abbiamo tirato fuori tutto, - sottolinea Carlo - cercando di recuperare il salvabile, abbiamo pulito e messo al sicuro piccole cose. Speriamo in un risarcimento e in un aiuto in denaro, dobbiamo comprare tutto e lavorare per tutta la stagione autunnale per poter riaprire a Natale.
"Sarebbe bene pensare anche al lago - dice Patrizia -, visto che sotto c'è
una falda e il limo, che è scivolato dentro, potrebbe ostruirla. All'interno c'erano alghe particolari e i pesci;
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le trote sono morte. Mi auguro che non finisca come il Lago di Costalares, presente forse solo in qualche cartina topografica d'annata".
 Alla Bottega del Vetro di Pio Alverà Popo è presente la figlia Claudia insieme ad altre persone che stanno lavorando per togliere fango. "C'è melma ovunque.
É andato tutto distrutto: macchine, un magazzino del vetro, c'erano tante cose dentro, l'attività, l'archivio e i disegni di sessant'anni di lavoro di papà; il lavoro di una vita e mi viene ancora da piangere. Il piazzale e il laboratorio era un lago di melma e la melma era alta quasi come me (un metro e 64 centimetri). Che tristezza! Avevo organizzato una festa e, siccome pioveva forte, gli amici sono andati via. A casa ho sentito un colpo e un rumore fortissimo.
 
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Sono uscita e ho visto l'acqua, mista a sassi, che scivolava, poi sono caduta ed ho perso le chiavi della bottega.
Se fossi entrata, ora non sarei qui a raccontare la vicenda. C'è un'unica consolazione: sabato c'erano 150 volontari che ci hanno aiutato.  
La casa di Alverà... Più spostato, c'è il fratello, Vittorio Alverà. Anche
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lui ha avuto danni ingenti. "L'acqua è entrata in casa dalle scale - rivela Vittorio -. Io e mia moglie Teresa eravamo dentro e ci ha svegliato nostro figlio.
Appena ho aperto la porta di casa ho visto un metro di melma, il torrente era rimasto senza acqua.
Ho provato a chiuderla, ma la forza dell'acqua mista a terriccio era tanta che ha invaso l'appartamento e poi ha raggiunto il soffitto; siamo riusciti a salvarci in terrazza.
Grande è stata la solidarietà e ringrazio tutti, perché oltre al fango e all'acqua ho visto tante braccia veloci".
Davanti alla cappella di Santa Giuliana ad  Alverà, la Protezione è fissa, insieme alla Croce Bianca, per aiutare volontari e residenti in qualsiasi forma.
L'assessore Paola Coletti gira per le case per parlare con le persone colpite dal disastro.
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Feliciana Mariotti

© il Notiziario di Cortina

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