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Case con diritto di superficie: De Santis ha chiesto al tribunale di bloccare l'assegnazione dei lotti

26 Novembre 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
Un'azione minaccia l'assegnazione delle case con diritto di superficie. A raccontarla è un comunicato dell'amministrazione comunale: "A minacciare l’assegnazione delle case in ben tre lotti – Pontechiesa, Cadelverzo di Sopra e Cadelverzo di Sotto - è arrivata, infatti, la richiesta di sospensione della graduatoria avanzata da Nicola De Santis. De Santis, dopo numerose sollecitazioni, è stato escluso dalla graduatoria a favore del candidato immediatamente successivo per aver rifiutato l’appartamento che gli era stato proposto. La vicenda è legata al meccanismo di assegnazione: quando è stato il suo turno, De Santis ha ritenuto che la soluzione non soddisfacesse del tutto le sue esigenze, essendo l’appartamento un po’ più piccolo di quanto avrebbe desiderato e per questo ha deciso di temporeggiare. Questo stallo ha di fatto bloccato per diverso tempo la catena delle assegnazioni e giunti ad un certo punto il Comune, come da regolamento, ha depennato il nominativo dalla lista ed è andato avanti. Il meccanismo ovviamente si basa sulla posizione nella graduatoria: ogni casa libera viene offerta a quelli che si posizionano più in alto nella lista e si scende finché non ci sono più lotti liberi. Ma una volta passato il proprio turno non si può tornare indietro perché ciò metterebbe in discussione tutte le assegnazioni fatte in precedenza e i lavori non partirebbero mai. Non sembra pensarla così Nicola De Santis che ha presentato ricorso chiedendo la sospensione della graduatoria. Ha chiesto, cioè, al tribunale di bloccare l’assegnazione dei lotti fino a che il tribunale stesso non si pronuncerà sul suo caso. Per la giunta si tratta di una atto pericoloso e lesivo dei diritti della Comunità, perché si stanno mettendo a repentaglio i diritti di altre trenta famiglie di costruirsi la propria casa, sogno di una vita. Non solo: se la richiesta di sospensione venisse accolta, altri sarebbero invogliati a presentare ricorsi per avere appartamenti che giudicano migliori, con il risultato di bloccare una volta e per sempre la costruzione delle case in diritto di superficie. E’ questa un’eventualità che il Comune intende contrastare con tutti i mezzi". "La situazione  - ha commentato il sindaco Andrea Franceschi - è spiacevole, in particolare per quelle persone in attesa di avere la propria abitazione che rischia di venire "congelata" e rimandata a chissà quando. De Santis, come ogni altro cittadino, ha il diritto di difendere quelli che considera i propri interessi privati ma, visto anche il suo ruolo pubblico, ci si sarebbe aspettata una maggiore attenzione al bene pubblico  e  non che fosse proprio lui, e per primo, a mettere in discussione un pilastro fondamentale della strategia dell’Amministrazione Comunale che ha come obiettivo quello di mantenere sul territorio i propri concittadini. Abbiamo dato incarico all’avvocato Calegari di difenderci e lo faremo con grande determinazione, per tutelare i diritti delle trenta famiglie che loro malgrado sono state coinvolte in questa vicenda".

© il Notiziario di Cortina

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