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AL MUSEO D'ARTE MODERNA "MARIO RIMOLDI" A CORTINA D'AMPEZZO: LA ZOLFARA DI RENATO GUTTUSO

15 Luglio 2004
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
  Renato Guttuso: La zolfara (1953) Museo Rimoldi (www.ilnotiziariodicortina.com)
 
Nel Museo d'Arte Moderna "Mario Rimoldi" alla Casa delle Regole si può ammirare, accanto alle opere dei più importanti maestri d'arte moderna e contemporanea, "La Zolfara" di Renato Guttuso.
Il quadro, uno dei più famosi dell'artista siciliano, venne acquistato nel 1955 alla Quadriennale di Roma dal collezionista Rimoldi, a cui è dedicato il museo.
"La Zolfara" entra di diritto tra quelle opere che raffigurano il lavoro nell'arte e hanno una valenza poetica anche quando descrivono forti istanze sociali.
"La friggitrice" (1618) di Diego Velazques (www.ilnotiziariodicortina.com)
Un riferimento va a "La friggitrice"  (1618) di  Diego Velàsquez, "Gli spaccapietra" (1849) di Gustave Coubert, "Il Quarto stato" (1901) di Pelizza da Volpedo, "La stiratrice" (1904) di Pablo Picasso, "Minatori al lavoro" di Henry Moore, capolavori che insieme all'opera di Guttuso sottolineano la particolare affezione che gli artisti vollero dedicare alle fatiche umane. 
"Gli spaccapietre" (1849) di Gustave Coubert (www.ilnotiziariodicortina.com)
A proposito dell'opera esposta a Cortina d'Ampezzo, Elsa Morante disse: "In questa scena della miniera di zolfo le masse sulfuree dello scavo, dentro la loro impossibile sostanza terrestre sembrano possedere una strana qualità organica, quasi che amaramente fossero mescolate con la fatica e la strage degli uomini, in un mondo che ricorda le rappresentazioni mitiche della lotta fra uomini e i mostri naturali, si direbbe che qui l'elemento informe, disaminato voglia ridurre l'iuomo alla sua sostanza, me nel tempo stesso al contrasto, la figura umana risalta più gloriosa".
Il quadro immenso di Renato Guttuso, cm 201, 5 x311, a olio su tela sviluppa un tema tipicamente siciliano e "gioca" nel contrasto tra i colori infuocati della cava e l'atteggiamento dismmesso dei personaggi. Sul portamento di questi uomini sulla loro nudità nello sforzo disumano dell'azione raffigurata c'è chi ha voluto leggere alcune pagine  dell'orrore  e della pietà di Rosso Malpelo di Giovanni Verga.
Una curiosità: "La zolfara" fu inviata all'Hermitage di Leningrado per una personale dedicata a Renato Guttuso; lo stesso museo chiese al proprietario di acquistarla, ma Rimoldi grande estimatore nonché collezionista, rifiutò. Tale diniego ha fatto sì che il dipinto rimanesse a Cortina d'Ampezzo e grazie a Rosa Braun, moglie del collezionista oggi , alle Regole. Noi abbiamo la possibilità di ammirarlo in un museo che non ha nulla da invidiare a quelli presenti in Italia e all'estero.
Feliciana Mariotti
Pubblicato su "Il Notiziario di Cortina"  n. 97 - 14 luglio 2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 

© il Notiziario di Cortina

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